Natalia Moskal con ‘Guarda la luna’ si ispira a Sophia Loren e pensa ad un nuovo progetto dedicato alle donne
È in radio e disponibile in digitale ‘Guarda la luna’ (Fame Art/Agora Digital Music), il nuovo singolo estratto dall’ultimo album ‘There is a star’ di Natalia Moskal. “E’ una canzone – spiega l’artista- tratta dal musical ‘Nine’ del 2009 diretto da Rob Marshall e ispirato a 8½ di Federico Fellini, cantata da Sophia Loren. Nei miei progetti cerco sempre donne che possano essere d’ispirazione: donne forti, interessanti, spesso intransigenti. Sophia Loren è senza dubbio un esempio del genere: un titano del lavoro, una figura affascinante di cui si può parlare all’infinito. È stato il suo personaggio a ispirarmi a registrare l’album ‘There is a star’ e a creare un progetto audiovisivo basato su film e musica degli anni ’50 e ’60, ispirato a tutti gli attori che hanno contribuito alla creazione del cinema del dopoguerra”.
E a proposito di donne, Natalia spiega al IlMohicano di essere al lavoro “ad un nuovo progetto, proprio dedicato alle donne. In Polonia io ho una casa editrice che pubblica libri che parlano di donne e scritti da donne. Inoltre- aggiunge- io ho sempre scritto in inglese, adesso è venuto il momento che inizi a scrivere canzoni in italiano. Vorrei dedicare un omaggio alla cultura italiana”.
‘Guarda la luna’ è accompagnata da un video, diretto dal regista polacco Dawid Ziebma e interpretato da Natalia Moskal e Gigi Salierno, dove la cantante impersona una spietata quanto elegante femme fatale alle prese con una storia d’amore tragica: nelle camere di un voluttuoso albergo, tra i ricordi e le lenzuola, si consuma la vendetta contro il compagno infedele. Immerso nell’estetica anni ’50, tra dive d’altri tempi e personaggi loschi, il video racconta la travagliata storia d’amore tra due criminali, dei quali uno è infedele e si ritrova a pagare un conto salato. Vuole essere il sequel del video di ‘Tu vuo ‘fa’ l’americano’, dove i due fuorilegge facevano fuori un boss della mafia in uno speakeasy, derubandolo e fuggendo con la refurtiva.
“Ovviamente, è tutto uno scherzo -tiene a precisare l’artista- un pastiche di un film sulla mafia, niente di veramente serio. Dato che in ‘Tu Vuo’ Fa’ L’americano’ abbiamo un finale aperto, volevo continuare con la storia. In ‘Guarda la Luna’ ci concentriamo maggiormente sulla vicenda tra i due protagonisti, ispirati a Bonnie e Clyde: uno di loro è infedele e alla fine paga per questo”.
Questa cornice fa da sfondo all’album ‘There is a star’, un progetto audiovisivo basato su film e musica italiani (e non solo) degli anni ’50 e ’60, ispirato agli attori e alle attrici che hanno contribuito alla creazione del cinema del dopoguerra. L’album è composto da quattordici tracce il cui strato strumentale è stato riarrangiato in versione orchestrale dal produttore Jan Stoklosa. L’album nasce come progetto audiovisivo rivolto ad alcuni dei brani più celebri della tradizione musicale italiana e internazionale.
Questa la tracklist di ‘There is a star’: ‘I Wanna a Guy’ (A. Trovajoli, D. Verde, A. Fango), ‘Zoo be zoo be zoo’ (B. Shepherd, A. Tew), ‘Mambo Italiano’ (B. Merrill, F. Lainem W. S. Fischer), ‘Felicità’ (N. Oliviero, V. De Crescenzo), ‘Soldi, soldi, soldi’ (P. Garinei, S. Giovannini, G. Kramer), ‘Perché domani’ (A. Amurri, L. Luttazzi), Bready, ‘Tu vuo’ fa’ l’americano’ (N. Salerno, R. Carosone), ‘Donne-moi ma chance’ (B. Bacharach, H. David, A. Salvet), ‘Guarda la luna’ (M. Yeston), ‘There is a star’ (B. Bergman, A. Trovajoli, C. Pes), ‘Anyone’ (B. Bergman, A. Trovajoli, C. Pes), ‘Almost in your Arms’ (J. Livingston, R. Evans), ‘The secrets of Rome’ (J. Barry), ‘S’agapo’ (T. Morakis, J. Fermanegiou).
Photo credit: Mateusz Kalinowski