Matteo Faustini, ‘Stanco di piangere’ (testo)
Dove sei?
Dove sei?
Dentro un libro è
tutto più facile
se qualcuno muore
puoi girar le pagine
e tornare indietro senza vittime
ma nella mia biblioteca di anime
ce ne è una che ha smesso di scrivere
Vorrei fossero solo metafore
la speranza non è affidabile
perché un po’ si arrende
un po’ vuole combattere
vuole vendere copertine che
fuori stanno “tutto bene, grazie, e te?”
ma poi dentro non smette di piovere
vorrei avere un cuore impermeabile
Sono stanco di piangere
di stare sempre così male
sono stanco di piangere
non serve a farti ritornare
stanco di piangere
hai preso un pezzo di me
e ora mi sembra inutile
guardare il cielo e chiedere
dove sei?
dove sei?
Dentro un libro è
tutto più facile
se sta per morire un buono
io smetto di leggere
ma dentro alla vita
non puoi smettere
e in un mappamondo pieno di anime
ce ne è una che ha smesso di battere
vorrei tornare indietro di due pagine
Sono stanco di piangere
di stare sempre così male
sono stanco di piangere
non serve a farti ritornare
stanco di piangere
hai preso un pezzo di me
e ora mi sembra inutile
guardare il cielo e chiedere
dove sei?
dove sei?
Amore dove sei?
dove sei?
Sei negli occhi
sei nel cuore
sei nei gesti che io imiterò
il futuro è un posto dove prima o poi
ti raggiungerò
nel bagaglio della vita
io ci metto le persone
ed ogni volta che mi mancherai
verrò a trovarti in questa canzone
ma dove sei?
dove sei?
Amore dove sei?
dove sei?
Sono stanco di piangere