A Villa Litta sabato 26 giugno anteprima della rassegna ‘Notti Trasfigurate’ della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
A Villa Litta sabato 26 giugno avrà luogo un’anteprima della storica rassegna ‘Notti Trasfigurate ‘della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, una manifestazione che da molti anni si inserisce con successo nel palinsesto estivo della città di Milano. Il 5 luglio le ‘Notti Trasfigurate’ saranno ufficialmente inaugurate nella loro sede naturale, Villa Simonetta. Gli appuntamenti proseguiranno fino al 9 luglio, con un calendario in cui trovano spazio diversi generi: musica antica, classica, contemporanea, jazz.
Villa Litta a Lainate, idealmente collegata alla milanese Villa Simonetta, sede della Civica e istituzione promotrice della rassegna, è simbolo di bellezza, arte, rinascita, storia. E all’idea di rinascita è associata anche la passeggiata al magico Ninfeo di Villa Litta, che precede il concerto del 26 giugno, all’interno del parco della villa. Conosciuto e amato in tutto il mondo, il settecentesco Ninfeo stupisce con originali prospettive e vivaci giochi d’acqua, azionati ancora a mano da fontanieri, che catturano piacevolmente l’attenzione del visitatore al suo passaggio. Oggi, dopo un attento restauro, oltre agli stupefacenti scherzi d’acqua, si possono ancora ammirare le Wunderkammer decorate a mosaico, le grotte ricche di sculture, gli automi.
Per godere della passeggiata (dalle ore 18,15) e assistere al concerto (ore 19,10) è necessario prenotarsi attraverso il sito di Villa Litta (villalittalainate.it).
Prima della passeggiata al Ninfeo, sempre nella giornata di sabato 26 giugno (dalle ore 18 alle 18,30), nella zona serre, area del parco storico aperta al pubblico, sarà inoltre possibile assistere, senza prenotazione, alla performance ‘Allitterazioni – magica performance’, a cura degli studenti del Master Sound Art dell’Ard &nt Institute (Accademia di Brera e Politecnico di Milano). ‘Allitterazioni’ è un progetto sul presente e sul passato, sul frammento e sull’immagine del molteplice. Una performance che prevede una serie di improvvisazioni in cui confluiscono voci, trame sonore, effetti rumoristici, azioni performative e arti digitali visuali, all’insegna della pluralità dei linguaggi, uniti nel denominatore comune del suono.
Protagonisti del concerto del 26 giugno sono gli studenti di canto della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, che presentano un ricco programma di arie liriche in cui si intrecciano composizioni classiche e contemporanee. Gaetano Donizetti apre la serata con l’aria ‘Amore e morte’, prezioso inno compreso nella breve raccolta ‘Soirées d’automne à l’Infrascata’, eseguito l’unica volta nel luglio del 1837 al Teatro San Carlo di Napoli e scritto per il compleanno della regina Maria Teresa. Sempre di Donizetti è l’aria ‘Di tua beltade immagine’, tratta dalla tragedia lirica ‘Poliuto’ ispirata a ‘Plyeucte martyr’ di Corneille.
Le ‘Trois Mélodies’ di Satie costituiscono invece un ciclo di tre canzoni del 1916, per voce e pianoforte: ‘La statue de bronze’ su testo dell’autore di avanguardia Léon-Paul Fargue; ‘Daphénéo’, tratto da un poemetto di Marie Anne Godebska, nipote diciassettenne di un amico di Satie; ‘Le chapelier’, su testo di René Chalupt ispirato ad ‘Alice nel paese delle meraviglie’.
Anche Francis Poulenc è francese, anche lui nato a Parigi e, anche qui, ‘Mon cadavre est doux comme un gant’, ‘Violon’, ‘Fleurs’ sono tratti da un ciclo di melodie per voce e pianoforte, ‘Fiançailles pour rire’, composto però intorno al 1939.
Di John Corigliano, concertmaster della filarmonica di New York per più di due decenni, compositore statunitense di musica contemporanea ancora vivente, gli studenti eseguono i tre pezzi di ‘Metamusic (Three Songs For Theater Voice And Piano): Dodecaphonia’; ‘Marvelous Invention’; ‘End of the Line’.
La Civica Scuola di Musica Claudio Abbado omaggia poi Benjamin Britten, compositore, pianista e direttore d’orchestra britannico, con le Cabaret Songs: ‘Tell me the truth about love’, ‘Funeral blue’s e ‘Johnny’. ‘Le Cabaret songs’, frutto delle numerose collaborazioni tra Britten e Wystan Auden, furono pubblicate nel 1980, quattro anni dopo la morte di Britten, e composte per la cantante Hedli Anderson, amica del musicista e performer con una notevole estensione vocale.
I testi fondono jazz, blues e altri stili musicali: sono lievi e spiritosi (‘Tell me the truth about love’), malinconici e agrodolci (‘Johnny’) e potentemente commoventi (‘Funeral blues’). Il pezzo che segue, ‘I feel pretty’, brano delizioso dal carattere latino, è tratto dal musical ‘West Side Story’, opera di Leonard Bernstein del 1957. Spazio poi alla melodia struggente con ‘L’ultimo bacio’ di Francesco Paolo Tosti. Si torna infine alle opere con due celebri arie di Mozart, ‘Non più andrai’ da ‘Le nozze di Figaro’, e con il duetto lirico ‘Là ci darem la mano’, da ‘Don Giovanni’. Tra l’una e l’altra aria si inserisce ‘Non ti accostare all’urna’, composizione da camera per una voce e pianoforte di Giuseppe Verdi, noto al grande pubblico quasi esclusivamente come operista. In realtà è proprio nelle meno conosciute romanze da camera che prende avvio la creazione verdiana per il grande teatro.