Claudio Baglioni, il 2 giugno in streaming dal Teatro dell’Opera di Roma ‘In questa storia che è la mia’

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‘In questa storia che è la mia’, l’opera-concerto registrata presso il Teatro dell’Opera di Roma, tratta dall’omonimo e ultimo album di inediti di Claudio Baglioni per la direzione artistica di Giuliano Peparini, sarà trasmessa in streaming il 2 giugno alle ore 21 sulla piattaforma ITsART (il sipario digitale per teatro, musica, cinema, danza e ogni forma d’arte, live e on-demand, con contenuti disponibili in Italia e all’estero). Artista, orchestra, coro e parte del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, musicisti, vocalist, danzatori, performer e acrobati animano ogni angolo della struttura, illuminando di sé, oltre al palcoscenico, tutti quegli spazi che, solitamente, non sono luoghi di rappresentazione.

“La ferita dei teatri vuoti ci ha colpiti al cuore e faticherà a rimarginarsi – racconta Claudio Baglioni – per questo ho cercato di contribuire a riempire quel vuoto, portando in dono al teatro tutto quello che avevo da dare. Musica e parole, naturalmente. Ma anche un’Opera, ‘In questa storia che è la mia’, che fonde recitazione, danza, gesto, giochi di luci e suoni, ‘quadri’ animati da performer, e nella quale grande orchestra, coro lirico, coristi e band diventano coprotagonisti della narrazione”.

“Ognuno di noi, con la propria arte, sensibilità, intensità, espressività -prosegue Baglioni- ha provato a cancellare il vuoto del teatro, riempiendolo, letteralmente, di vita. E, così, tutto,  palcoscenico, golfo mistico, platea, palchi, loggioni, foyer, corridoi, backstage, è diventato scena. Uno spettacolo totale in uno spazio scenico totale, nel quale, per la prima volta, l’idea wagneriana dell’arte totale si realizza in una architettura totale”.

“‘In questa storia che è la mia’ -aggiunge Baglioni- è davvero uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali. E non solo perché in ‘tempi normali’ non sarebbe mai stato possibile concepirlo né realizzarlo ma, soprattutto, perché credo ci sia bisogno di idee eccezionali per aiutare certe ferite a rimarginarsi, e trasmettere le energie che servono a fare di dolore, difficoltà e privazioni i semi per costruire un futuro nuovamente degno di questo nome”.

Un’anteprima assoluta. Non solo perché tema, narrazione, canzoni e allestimento musicale e scenico sono originali ma, soprattutto, perché ‘In questa storia che non è la mia’ riprende, estendendola, l’idea wagneriana di opera d’arte totale. Arte totale in un intero teatro, dunque in tutti i significati che il combinarsi di queste due formule è in grado di esprimere che finisce, però, col rivelare un’estetica cinematografica, tanto da trasformare tutto questo in un inedito FilmOpera.

Come accade nella cinematografia, infatti, le diverse scene di questo atto unico (scene rese ancora più suggestive dal ricorso ad effetti di luce e soluzioni illuminotecniche che normalmente non si vedono nei teatri di tradizione all’italiana) sono state riprese da diversi punti di vista, attraverso un incalzante uso di campi e controcampi, in modo da unire al lirismo fisico del teatro, la magia metafisica del cinema.

Lo spettacolo, della durata di novanta minuti, si apre con un monologo evocativo e rapsodico, scritto da Claudio Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino  e un preludio danzato affidato all’étoile Eleonora Abbagnato.

La direzione di orchestra e coro è di Danilo Minotti, mentre la direzione della band di Baglioni è affidata a Paolo Gianolio, che ha firmato gli arrangiamenti e le orchestrazioni di nove dei quattordici brani dell’album. Gli arrangiamenti degli altri sette brani portano, invece, la firma di Celso Valli. I contributi solistici sono di Giancarlo CiminelliAlessandro Tomei, Roberto PaganiDanilo Rea e Giovanni Baglioni, che esegula suite finale dell’album.

‘In questa storia che è la mia’ è prodotto da Friends & Partners e Fenix Entertainment. La regia teatrale è di Giuliano Peparini, la fotografia è di Ivan Pierrila regia televisiva è di Luigi Antonini.

È possibile acquistare i biglietti in prevendita sui siti di Ticketone, Vivaticket e Ticketmaster e dal 31 maggio anche su ITsART. Lo spettacolo di Claudio Baglioni su ITsART è acquistabile singolarmente. Non è necessario l’acquisto di un abbonamento per poter accedere alla piattaforma.

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