Fulminacci, ‘Le biciclette’ (testo)
Le biciclette, le biciclette
Corrono via
Ben arrivata
Dove il fiume incontra l’autostrada
Io che ti parlo male del mondo
Tu che mi guardi, quanto ti voglio bene lo sai
Vieni con me, eh-eh
Oltre ciò che non ho detto mai
E sarò dovunque tu sarai
Corrono via
Ben arrivata
Dove il fiume incontra l’autostrada
Io che ti parlo male del mondo
Tu che mi guardi, quanto ti voglio bene lo sai
Vieni con me, eh-eh
Oltre ciò che non ho detto mai
E sarò dovunque tu sarai
Lo so che è tardi
Che sei partita
Ma quest’estate
Non è iniziata e non è finita
Vorrei che fossi
Su questo tetto
Su quella spiaggia
Sull’orizzonte di questo letto
Su questo letto
Che sei partita
Ma quest’estate
Non è iniziata e non è finita
Vorrei che fossi
Su questo tetto
Su quella spiaggia
Sull’orizzonte di questo letto
Su questo letto
Le biciclette
Poi le finestre, poi le serrande
Guarda che occhi
Per ogni lacrima un sospiro
Il senso d’infinito
Di chi si tiene forte
E non muore mai
Poi le finestre, poi le serrande
Guarda che occhi
Per ogni lacrima un sospiro
Il senso d’infinito
Di chi si tiene forte
E non muore mai
Lo so che è tardi
Che sei partita
Ma quest’estate
Non è iniziata e non è finita
Vorrei che fossi
Su questo tetto
Su quella spiaggia
Sull’orizzonte di questo letto
Su questo letto
Che sei partita
Ma quest’estate
Non è iniziata e non è finita
Vorrei che fossi
Su questo tetto
Su quella spiaggia
Sull’orizzonte di questo letto
Su questo letto
Lo so che è tardi
Che sei partita
Ma quest’estate
Non è iniziata e non è finita
Che sei partita
Ma quest’estate
Non è iniziata e non è finita
Ci contavamo
Nei nostri sogni
Te lo ricordi
Tu che sei una mi circondi
Sei una e mi circondi
Nei nostri sogni
Te lo ricordi
Tu che sei una mi circondi
Sei una e mi circondi