INTERVISTA/‘Storia di Tich’, la pop suite di Andrea Tich viaggio di un sognatore
(di Maria Elena Zannini) Andrea Tich ritorna in scena con l’album ‘Storia di Tich’, insieme alla Magister Espresso Orchestra, il musicista e scrittore Alessandro Sbrogiò e il fedele collaboratore Claudio Panarello. Il disco si compone di dieci tracce più una, una suite con un ‘denominatore comune’: il sogno. “La mia vita musicale ha sempre avuto come denominatore comune il sogno -commenta Andrea Tich intervistato da Il Mohicano– facendo una selezione per il disco mi sono reso conto che i pezzi avevo in comune il concetto di sogno e di ricordi”.
L’artista racconta che nonostante il progetto fosse stato concepito prima dell’arrivo della pandemia, quest’ultima ha decisamente influenzato l’album in corso d’opera, “il primo lockdown è stato spaventoso” ricorda “stavo cambiando casa e sono rimasto in una casa semi vuota, che mi ha ispirato a comporre ‘Riavremo le ali’, disponibile solo nel CD”. Rispetto agli esordi nel ’78 con il celebre e discusso ‘Masturbati’, Tich spiega di non essere cambiato così tanto, “sono sempre un sognatore, ero un ragazzo e ora un adulto, ma di base io racconto la mia vita e come l’ho vissuta”.
Rispetto a questo alter ego, ‘Tich’ il cantante racconta come sia nato molto prima di essere accostato alla musica: “Me lo sono inventato e l’ho chiamato Tich -spiega- è introverso e asettico, ma con forte personalità, vive in un modo diverso dal nostro, fantastico” e conclude “mi segue sin dal primo discorso, sia graficamente che come ‘coperta di Linus’, facendo da Cicerone per questo ultimo progetto”.
La promozione del disco “procede benissimo e siamo contenti” e riguardo alle rappresentazioni dal vivo, che Andrea Tich specifica di amare in solitaria, commenta “speriamo ci sia una rimonta, noi siamo una bella squadra e spero di poter continuare a lavorare con i miei colleghi”.
Photo credit: Marzia Di Legge Benigna