Il cantautore abruzzese Pierpaolo Battista con ‘Dei miei’ riflette sull’esistenza e sulla paura della mediocrità
Si intitola ‘Dei miei’ il nuovo singolo del cantautore abruzzese Pierpaolo Battista. Si tratta di una riflessione sull’esistenza e un invito a scrollarsi di dosso la paura della mediocrità (intesa anche come errore) e la ricerca continua di un’utilità (o efficienza) che se da una parte pone fine ad alcune sofferenze, dall’altra può rendere schiavi di un sistema che noi stessi creiamo, dove è la tecnologia che governa l’uomo, privandolo di elementi fondamentali per la sua sopravvivenza.
“La tecnica è un elemento inscindibile della nostra esistenza”, sottolinea Battista. “Oggi la nostra vita sembra essere a servizio della tecnica, ci adattiamo sempre di più all’aspettativa di efficienza, della produzione, dell’utilità a prescindere, arrivando a non chiederci se ciò che corrisponde a questi canoni sia realmente progresso. Senza la piena consapevolezza degli effetti che la tecnologia può avere da un punto di vista totale, potenzialmente la tecnica è altrettanto deleteria per la sopravvivenza dell’umanità quanto sembrano illimitati i progressi che essa garantisce”.
“Affidandoci alla promessa dell’abolizione di fatica, dolore e sacrificio -prosegue- trascuriamo che il carattere principale della tecnica è quello della riproducibilità, perciò quando, come spesso accade, releghiamo il senso della nostra esistenza in essa, ci ritroviamo in un circolo vizioso dove non c’è spazio per l’errore e ciò che non funziona, dove il silenzio ci spaventa e l’angoscia ci assale, sempre lì presente a ricordarci che c’è un ignoto a cui non sappiamo dare altro nome, ma che abbiamo scelto di ignorare”.