“Porto Sanremo nel cuore”, Fulminacci nuovo erede del cantautorato romano
(Maria Elena Zannini) Quando gli si chiede se è d’accordo con Daniele Silvestri, che alla stampa dice di apprezzare molto Fulminacci e di sentirlo come un ‘nipote’, lui risponde “Se lui lo dice io lo accolgo con grande entusiasmo”. Da sempre fan di Sanremo, “Porto Sanremo nel cuore”, di lui colpiscono subito la proprietà di linguaggio e la gentilezza innata. Filippo Uttinacci, in arte Fulminacci, 23 anni, nato alla periferia di Roma, suona la batteria – come abbiamo potuto apprezzare ieri sera – e la chitarra e dopo un diploma in recitazione si avvicina al mondo della musica in quanto cantautore. Molto amato dalla critica, sta superando lo scoglio del farsi conoscere da un pubblico più vasto in questi giorni grazie al successo in streaming di ‘Santa Marinella’.
Jovanotti ha appreso con gioia della decisione del giovane cantante di portare ‘Penso positivo’ come cover sul palco di Sanremo commentando la performance su twitter. “È stato incredibile, mi sto divertendo come un pazzo, il tweet di Jovanotti è stato pazzesco, io gli avevo chiesto scusa in anticipo” commenta Filippo. Alla domanda spinosa sulle considerazioni rispetto alla classifica generale risponde: “La vittoria è stare in gara, farsi conoscere da un pubblico più vasto. Sono a metà classifica ed è già fantastico, ma mi sto proprio divertendo”.
Racconta che nella canzone in gara ‘Santa Marinella’ vi è il racconto di un amore, ma non suo, bensì di un amico dal quale ha ‘preso in prestito’ la storia per farne una riflessione soggettiva, “quando la canto sono aperto a tutte le emozioni”. Rispetto al suo nuovo album in uscita il 12 marzo, ‘Tante care cose’, nel quale ritroveremo il pezzo cantato a Sanremo, spiega di averlo scritto in moltissimo tempo, di sentirsi più maturo rispetto alle precedenti esperienze e di aver pensato molti pezzi in ottica delle live, appena saranno possibili.