Dopo 30 anni celiodie torna con il nuovo progetto discografico ‘Wet’
‘Wet’ è il nuovo progetto discografico di celiodie (all’anagrafe Franco Nanni) con il nuovo singolo ‘Wet Dance’. L’autore di uno degli album-cult del minimalismo anni ’80, dopo ben 30 anni di silenzio, torna con un nuovo brand e un lavoro musicale di grande suggestione, cantando parole di David Foster Wallace.
“La mia musica -spiega celiodie- nasce prevalentemente in una stanza semibuia, di notte, con le luci della strumentazione elettronica davanti a me… pronte ad ispirarmi”. ‘Wet’ prende forma durante il primo lockdown. Inizia con accordi e timbri elettronici molto ricchi, ascoltati con profonda concentrazione, da cui nascono poi ritmi e melodie da inserire via via in questo vero e proprio viaggio nel suono. La novità di questo lavoro è che il viaggio acquista un passo di danza, talvolta con la cadenza di una corsa, e talvolta invece come un lasciarsi galleggiare in fiumi, torrenti e maree. Ecco perché a differenza di lavori precedenti celiodie ha voluto inserire sezioni ritmiche elettroniche piuttosto possenti ed incisive.
Il brano del singolo, ‘Wet Dance’, rappresenta l’apice in questa ricerca di movimenti di danza rituale e ipnotica ed è inserito nell’album dove si può ascoltare l’intera gamma di queste danze che talvolta sfociano in movimenti lenti come sott’acqua. ‘Wet’ contiene anche un brano cantato, ispirato da un frammento di David Foster Wallace dove l’autore, rivolgendosi a una canzone, dice alla musica che dapprima lo fa sentire caldo e al sicuro e poi vuoto e angosciato.
“Mi è sembrato -sottolinea l’artista- che quelle parole chiedessero di essere trasformate davvero in una canzone che culla consola e nello stesso tempo inquieta. In questo modo l’intero album diventa una sorta di rito di guarigione dall’angoscia”.