Emanuele Scataglini rivive gli anni della ‘Belle Époque’ immaginandosi cittadino di Parigi

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‘Belle Époque’ feat. Simona Daniele è il nuovo progetto musicale e visivo di Emanuele Scataglini. Dopo ‘Surreal World’, l’artista torna con un nuovo ‘racconto’ che ripercorre con nostalgia un periodo storico che tanto ci affascina. L’intento è quello di riuscire a stupire lo spettatore, così come rimasero stupite ai tempi le persone d’innanzi alle tante novità della Belle Époque: la luce elettrica, l’avvento del cinematografo, il fiorire dell’arte e della cultura che si respirava nei caffè, sorseggiando assenzio e leggendo Baudelaire. Un periodo storico straordinario, anche per le tante contraddizioni, in cui l’uomo poteva credere all’esoterismo, così come alla scienza.

La Belle Époque è anche l’epoca dei ‘fiori del male’, dei Bohémien, dei giocolieri, degli ubriachi, delle ballerine, di artiste come Camille Claudel che fu rinchiusa in manicomio per la sua vita non convenzionale. Ed il nuovo album di Emanuele Scataglini racconta soprattutto la vita e le mirabolanti imprese di queste persone.

L’artista ha immaginato di essere un cittadino di Parigi, messieur Arnould Vanvitell: una sera entra all’Unicorne, un locale di Montmartre e si innamora della ballerina Sophie; assiste allo spettacolo del Grande Rastelli, vede le opere dei grandi, si perde nel vino e nel gioco. La Ville Lumiere lo consuma e al contempo lo fa sentire vivo.

 

 

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