Sanremo 2021, un Festival della consapevolezza e della rinascita
Sarà un Festival della consapevolezza e della rinascita. E’ quanto hanno ribadito il direttore di Raiuno, Stefano Coletta, e il direttore artistico del Festival di Sanremo, Amadeus, nel corso della conferenza stampa di presentazione della 71/ma edizione della kermesse canora che si terrà dal 2 al 6 marzo prossimi. “Quando la Rai entra in azione -ha sottolineato Coletta- non ce n’è per nessuno. Mi piace pensare che quando la vita è faticosa, proprio nella sua fatica è ancora più vita. Montale diceva che a volte la vita coincide proprio nel superamento delle difficoltà. Ecco -ha aggiunto il direttore di Rai1- penso che Amadeus e tutti coloro che parteciperanno al festival hanno unito la stessa passione per non lasciare soli gli italiani. Vivo questo festival -ha concluso- come un dovere del servizio pubblico nei confronti di chi aspetta questo rituale collettivo per essere meno solo”.
Tutto questo, mettendo sempre davanti a tutto e tutti la salute di chi salirà sul palco dell’Ariston. “Io e Fiorello -ha spiegato Amadeus- siamo consapevoli che viviamo una situazione difficilissima. Per questo -dobbiamo trovare un equilibrio tra le 75 pagine del protocollo e lo show. Siamo anche consapevoli che a casa milioni di persone avranno il piacere di distrarsi per qualche ora e noi abbiamo il dovere di dare loro cinque serate di serenità, con la speranza di una piccola rinascita. Sono sicuro -ha aggiunto- che da marzo in poi uno spiraglio possiamo vederlo. Ecco perché voglio che questo festival possa essere ricordato come un punto di rinascita”.
Amadeus, quindi, guarda avanti con ottimismo senza lasciarsi andare a nostalgie passate anche perché, ha tenuto a precisare “per carattere io tendo a non voltarmi mai indietro, perché penso che davanti abbiamo ancora tanto da fare. L’obiettivo, in questo momento, è rendere questo festival, unico nel suo genere, nella speranza che lo sia veramente non solo a causa del Covid ma perché possa essere uno spettacolo degno dei migliori festival di questi ultimi 70 anni”.
E siccome, come ha detto Amadeus “non esiste festival senza Fiorello” ecco che in conferenza stampa ha fatto la sua irruzione, in video, proprio il coconduttore del Festival, che si è detto “felicissimo per quello che andremo a fare. Sarebbe stato facilissimo dire ‘questo festival non lo facciamo’. Invece no -ha sottolineato Fiorello- questo è il sale della vita anche se non ci sarà pubblico. E’ una cosa nuova che andremo a sperimentare. Io ho già fatto una volta uno spettacolo senza pubblico e ora non vedo l’ora di capire cosa succederà quando diremo ‘buona sera’ e non ci sarà nessuno in sala. Il nostro pubblico saranno i milioni di telespettatori che seguiranno il Festival e avrà un grande successo. Dobbiamo portare l’allegria, il buon umore nelle case degli italiani -ha concluso- perché ce n’è bisogno”.
Per quanto riguarda gli ospiti, confermati i Negramaro, Alessandra Amoroso e Ornella Vanoni per la serata finale “che non vorrei però vedere solamente cantare un medley e andar via -ha sottolineato Amadeus- e farò di tutto per tenerla sul palco un po’ di più”. Inoltre, ha aggiunto “mi piacerebbe avere Loreadana Bertè e sarebbe un grande regalo per me”. Quanto all’ipotesi Adriano Celentano e Roberto Benigni, ventilata nei giorni scorsi “siamo partiti da un’idea che deve essere costruita e che prevede un lungo lavoro di incontri. C’è stato un incontro con Celentano e Benigni -ha confermato Amadeus- e siamo in attesa di avere una loro risposta che auguro sia positiva”.