Con ‘Fanno tutto per hype (Trappocalisse)’ Laioung feat. Fabri Fibra attacca i social e le influenze negative sui giovani
(di Daniele Rossignoli) ‘Fanno tutto per hype (Trappocalisse)’ è il nuovo singolo di Laioung feat. Fabri Fibra distribuito dall’etichetta Planet Records. Il brano è un vero e proprio ‘attacco’ ai social e anche ai diversi rapper che, secondo Laioung “sono troppo presi nel trascorrere le giornate in funzione dei like che ricevono e fanno passare messaggi errati ai loro fans”.
“Oggi, purtroppo -sottolinea Laioung- stiamo tutti attaccati al telefono, per business o per divertimento. C’è chi, per attirare l’attenzione, fa del male solo per avere dei like. I ragazzi confondono gli hype con la fama, con i soldi. Essere famosi è diventato più importante che essere bravi o anche ricchi. Ci sono ragazzi che escono dal nulla, che vogliono fare rap con della musica che non corrisponde alla loro personalità e che influenzano negativamente i giovani che li ascoltano”.
“L’influencer digitale è una malattia -sottolinea Laioung- e la mia è una denuncia sociale: non facciamoci lavare il cervello dalla tecnologia, la tecnologia deve essere uno strumento a nostra disposizione ma non dobbiamo essere schiavi della tecnologia. Tantissimi giovani mi ascoltano ed è molto importante lanciare a loro un messaggio costruttivo. Per questo -aggiunge- se prima, quando scrivevo i miei testi, ci pensavo due o tre volte, adesso ci penso dieci volte perché so che mi ascoltano un sacco di giovani, anche bambini di dieci anni. Voglio fare in modo che quando questi bambini cresceranno possano dire ‘sono cresciuto con questo messaggio’ e non solo con messaggi negativi”.
‘Fanno tutto per Hype’, sottolinea Laioung- è un monito a questa generazione dove i numeri nei social possono determinare il valore di una persona e la moneta principale per avere più numeri è l’hype, sinonimo di visibilità che spesso porta, chi ne è assetato, a fare gesti estremi, come diffamare un innocente o persino procurarne la morte. Nel mondo della trap questo atteggiamento viene usato da molti artisti per acquisire fama più rapidamente con violenza, gesti estremi, droga e linguaggio aggressivo, non sapendo che questo causerà la morte della trap… la Trappocalisse”.
Laioung e Fabri Fibra nel brano denunciano soprattutto le convinzioni sbagliate del pubblico, che utilizza in maniera smodata i vari network, pensando che tutti gli artisti vivano vite all’eccesso e continue situazioni estreme, generando così catene emulative di stereotipi sbagliati che si ripercuotono soprattutto sui giovanissimi.
Il brano, prodotto dallo stesso Laioung, conferma il sodalizio tra i due artisti che già in passato hanno collaborato insieme nel brano ’Nel blu dipinto di blu’, e sulla stessa linea d’onda in questo brano si chiedono dove sia finita l’arte, la musica stessa, che oramai ha perso significato di fronte ai numeri, ai like, ed alla voglia di fama ottenuta con facilità.
“Stimo moltissimo Fibra -spiega Laioung- perché è un grandissimo essere umano e me l’ha dimostrato moltissime volte con gesti fantastici nei miei confronti. Quando decisi di affrontare questa tematica volevo condividere il brano con Fibra perché sapevo che lui poteva dare un contributo molto alto. Noi che facciamo musica dobbiamo per forza interagire con i ragazzi e abbiamo la responsabilità di essere degli esempi per questi giovani lanciando messaggi positivi”.
Giuseppe Bockarie ‘Laioung’ Consoli è nato a Bruxelles nel 1992 da padre italiano e madre della Sierra Leone; il suo nome d’arte deriva dall’unione delle parole Lion e Young, giovane leone. Laioung è cresciuto circondato dalla musica, grazie allo zio, il musicista Bai Kamara Jr ed ai suoi genitori (il padre suona sette strumenti mentre la madre canta dancehall). In giovane età ha girato il mondo: prima l’Italia, poi Londra, Parigi e vari posti in Europa, dove ha creato il movimento #Therrrmob basandosi su musica, arte e fashion. Il suo primo singolo ‘Giovane Giovane’, uscito a settembre del 2016 e prodotto dallo stesso Laioung, è disco di platino.
In contemporanea all’uscita del singolo pubblicato anche il video, curato dal regista cubano Asiel Babastro.