La ligure Cance con ‘Basta che se ne parli’ invita a una riflessione sulle sfide social tra adolescenti

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Disponibile in digitale ‘Basta che se ne parli’ della cantante ligure Cance, terzo brano estratto dalla compilation contenuta in ‘Sound BoCS Diary’ libro di lettura aumentata, in uscita a marzo, che conterrà racconti, fotografie, video e, appunto, una compilation di brani inediti creati, scritti, registrati e prodotti dai 10 artisti che sono stati ospiti della residenza artistica ‘Sound BoCs’, la prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa.

Cance, che lo scorso anno ha vinto il Premio under 35 di Musica contro le Mafie, per questo brano prende spunto dall’attualità e alla cronaca recente come, ad esempio, da argomenti delicati quali le sfide social tra adolescenti, dai selfie estremi alla ‘Blackout Challenge’, ed episodi della politica di oggi che si gioca sempre sui social a ‘colpi di post’.

La cantautrice si pone una domanda: “Ognuno sente il bisogno di auto rappresentarsi ed esprimersi, ma a quale prezzo? Ci dipingiamo addosso qualcosa che non ci appartiene, modificando il nostro aspetto (labbra, occhi e cuore) pur di ricevere attenzioni; ci spingiamo fino al nostro limite ed oltre, se fosse possibile anche su altri pianeti, per avere più like o visualizzazioni; lottiamo per conquistare il nostro posto in un fantomatico cielo dove poter brillare, che sia per quindici secondi o per sempre”.

L’idea del brano è ben rappresentata dal videoclip (regia e animazioni a cura di Asia Allegretti & Chiara Seveso), realizzato con animazioni che intervengono sul live action, e che nasce con l’intento di parodiare attraverso personaggi allegorici, gli episodi a cui Cance fa riferimento nel brano. Nel video, le figure oniriche e galline starnazzanti rappresentano il chiacchiericcio di un pubblico omologato e sempre aggiornato e la ricerca tramite i social della propria ‘unicità’.

Alla realizzazione del brano, scritto da Giulia Cancedda (voce, chitarra ritmica, chitarra percussiva), hanno collaborato Gennaro de Rosa (bendir, Cellulare), Vlad Kaya Dub Costabile (Drum machine, basso) e Stefano Amato (violoncello).

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