M¥SS KETA, l’uso comune della mascherina non ha depotenziato il mio personaggio

Last Updated: 10 Novembre 2020By Tags: , ,

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L’uso, ormai comune, della mascherina da parte di tutti a causa del Covid, non sembra aver intaccato minimamente la popolarità di M¥SS KETA, la rapper mascherata che venerdì 13 novembre esce con un nuovo Ep ‘Il cielo non è un limite’ (Island Records/Universal Music) anticipato dal secondo singolo ‘Due’. “Quando esco di casa e vedo tutti in  giro con le mascherine -sottolinea M¥SS KETA- rimango, ancora oggi, abbastanza sorpresa ma sono contenta di questo perché mi rendo conto che è un presidio sanitario, una forma di rispetto nei confronti degli altri e di se stessi. Sicuramente è una cosa che non ci spaventa più come ci spaventava mesi fa, all’inizio della pandemia quando la vedevamo come elemento cattivo, di disturbo. Adesso -osserva- è un elemento che ci rassicura. Per quanto mi riguarda, dal punto del mio personaggio, non mi sento per nulla depotenziata”.

“L’uso comune della mascherina -spiega M¥SS KETA- non ha depotenziato il mio personaggio, anzi offre nuovi spunti di riflessione: ho capito quanto sia complicato parlare con le persone che la indossano perché non vedi la loro espressione. Questo-aggiunge- mi ha resa consapevole delle difficoltà che hanno gli altri quando io indosso la maschera e gli occhiali. Mi sento come una strana osservatrice che usando la mascherina da diversi anni per lavoro si trova in una posizione privilegiata dal punto di vista sociale. Il personaggio di miss -prosegue- indossa la maschera da un punto di vista concettuale per nascondere e non svelare altro, una maschera per non darle un volto vero e proprio”.

“Una maschera -osserva- ti fa sentire libera da tanti punti di vista: datemi una maschera e vi dirò la verità. E’ un po’ come una maschera del teatro greco che aveva vari personaggi, il mio è quello di miss. Sono contenta perché sento che le sfaccettature che ho nel mio interno voglio sempre più uscire. Una maschera -conclude-  può nasconderne altre mille, può nascondere mille verità ed è paradossale che una maschera mi abbia dato la possibilità di fare questo lavoro”.

Tornando all’Ep, ‘Il cielo non è un limite’ nasce da un’immagine: “un aereo che vola in cielo, solitario e libero, forte e indomato”, Spiega M¥SS KETA. Che il cielo sia solcato da una MISS trasformata in ultrasonica navetta d’acciaio o che sia quello che in questo periodo abbiamo imparato a guardare da una finestra “è un cielo -spiega- a prima vista limitato, incorniciato. Ma è nella forza centrifuga che si realizza la potenza di un’immagine, nella sua capacità di evocare il fuori campo. E così guardando questo spazio all’apparenza racchiuso si spalancano spazi interiori che sono, al contrario illimitati. Veri e propri cieli interiori che ci ricongiungono all’idea archetipica del cielo, quello vero, infinito e senza limiti, metafora di un’atavica e perenne tensione umana a conquistare l’impossibile.  Il cielo non ha limite. Il cielo non è un limite”.

E per gettare le basi di un mondo nuovo, per prendersi tutto questo cielo, occorre ripartire da sé stessi, dalla propria interiorità. M¥SS lo fa cercando la liberazione attraverso la totale immersione nei propri mondi interiori e nei propri peccati, evidentemente ispirata da James G. Ballard. Creando immagini estreme, paradossali: visioni cronenberghiane che nella loro radicalità visionaria non sono altro che l’impietosa diagnosi del nostro presente, quel Medioevo Digitale descritto dall’artista e scrittore britannico James Bridle come nuova era oscura, dominata dalla post-verità e in cui la new economy rivela la propria natura feudale, con i rider delle nostre città al fondo della scala sociale.

Tracklist

  1. IL CIELO NON È UN LIMITE – PROD. RIVA
  2. GIOVANNA HARDCORE – PROD. RIVA
  3. GMBH – PROD. RIVA
  4. RIDER BITCH – PROD. RIVA, UNUSUAL MAGIC – CAMEO: LILLY MERAVIGLIA
  5. PHOTOSHOCK – PROD. RIVA
  6.  DIANA FEAT. PRIESTESS – PROD. POPULOUS
  7. DUE – PROD. RIVA – SAMPLE: TWO TIMES, ANN LEE

 

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