Il produttore, scrittore e regista Lory Muratti pubblica il 30 ottobre ‘Lettere da altrove’
‘Lettere da altrove’ (Riff Records) è il titolo del nuovo spoken album del producer, scrittore e regista Lory Muratti in uscita venerdì il 30 ottobre in formato vinile, sulle piattaforme streaming e in digital download, mdentre è disponibile in preorder e presave al link http://smarturl.it/letteredaaltrove. Da mercoledì 21 ottobre sarà in radio e disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming ‘Giorni deserti’, il nuovo singolo che anticipa il disco.
‘Lettere da altrove’ è un concept album composto da otto tracce che si ispirano alla serie video-narrativa ideata dall’artista durante il periodo di lockdown. Un’avventura musicale, letteraria e visiva con la quale Muratti racconta la convivenza di due amanti che si ritrovano inaspettatamente ‘imprigionati’ in un ex ricovero barche su un lago del Nord Italia a causa di una misteriosa epidemia. Un luogo lontano dal mondo che porta i protagonisti a navigare in un limbo senza contorni, scosso non solo dalle notizie che giungono a tratti per vie digitali, ma soprattutto dal continuo mutare delle loro emozioni .
“Quando la scorsa primavera il mondo si è fermato di schianto -racconta Muratti- è stato subito chiaro che non avremmo potuto semplicemente attendere l’estate. Nonostante ciò avevo deciso che non avrei dato voce al mio isolamento se quella solitudine non avesse iniziato a svelarsi al mio sguardo attraverso qualcosa che valesse davvero per me la pena di essere raccontato. Al chiasso digitale che aveva sostituito il nostro essere vivi e presenti, avrei preferito il silenzio. Ho lasciato così passare i giorni fino a che parole e musica, restituendomi la presenza di memorie e creature della mente, hanno ricominciato a pervadere il mio tempo, rendendosi necessarie e facendosi urgenti. Trovare un posto per loro significava mettermi completamente a nudo sia come uomo che come autore. Solo così -conclude- avrei dato un senso a quel momento e avrei trovato il motivo che mi avrebbe tenuto in viaggio anche da fermo”.
Photo credit: Nicola Chiorzi