INTERVISTA/Maestro Pellegrini, a ottobre esce il Cd ‘Fragile’ poi mi dedicherò ad un nuovo album
(di Daniele Rossignoli) Dopo ‘Fragile, vol.1’, è online il nuovo EP ‘Fragile vol.2’, dal quale è estratto il singolo ‘A volte ti capisco’, di Maestro Pellegrini, incluso in un progetto discografico full lenght dal titolo ‘Fragile’ che si chiuderà, come spiega lo stesso Maestro Pellegrini a IlMohicano “il 30 a ottobre con l’uscita di un Cd fisico che conterrà gli 8 brani dei due Ep più un inedito con un ospite. Dopodiché, in inverno -annuncia- mi dedicherò alla produzione di un nuovo album, più organico rispetto ai due Ep”.
Un progetto, quello di Maestro Pellegrini, che purtroppo a causa del lockdown ha subito delle modifiche sul programma anche se, tiene a precisare “si stanno accavallando inevitabilmente un sacco di cose: chi come me ha un sacco di carne al fuoco è stato travolto da un uragano di impegni tra la promozione dell’Ep e le date dal vivo che sto, comunque, realizzando”. Nonostante le limitazioni imposte dal Covid-19 “riesco a suonare, anche se da solo. Questa estate dovevo fare un tour con la band (Zen Circus ndr) ed è saltato tutto quindi, sto andando in giro da solo, chitarra, voce e fagotto. Presento e racconto le canzoni e comunque faccio più di un’ora di spettacolo”.
L’album è un lavoro profondamente intimo e autobiografico dove Francesco Pellegrini esplora la sua dimensione personale come essere umano e come musicista: “l’idea -spiega- è quella di mettermi a nudo, di raccontare la mia vita attraverso le canzoni. Cantare è per me una necessità. C’è sempre, in me, la volontà di raccontare casi personali contestualizzati, ovviamente, alla situazione attuale con riferimenti esterni . I miei testi parlano di esperienze personali ma poi inserisco sempre riferimenti alla situazione e al mondo in cui viviamo”.
“L’era digitale -prosegue Maestro Pellegrini- ci ha messo di fronte al fatto che c’è bisogno continuamente di contenuti nuovi. Si tende sempre meno ad ascoltare dischi interi, sopratutto quelli di artisti emergenti o progetti nuovi e per questo si tende sempre di più a dosare le pubblicazioni”. E anche se non è un esordiente, Maestro Pellegrini ha dovuto adeguarsi a questa nova metodologia realizzando, appunto, due Ep contenenti quattro brani l’uno.
Il secondo Ep appena uscito contiene ‘A volte ti capisco’, ‘Inattaccabile’, ‘Ci dovranno legare’ e ‘Smettere’. Il primo brano, spiega “risente un’armonia un po’ retrò, alla Piero Ciampi, che ho poi voluto trasformare in fase di produzione artistica riportandola ad una dimensione più attuale. Tratta di una storia personale, una relazione finita molto male e io mi interrogo sul perchè sia finita cosi male. Nella seconda parte del testo dichiaro la volontà di allontanarmi da questa relazione come unica salvezza possibile: a volte -sottolinea- si tende a non affrontare i problemi pensando che le cose possano andare avanti lo stesso ma poi il rapporto inevitabilmente esplode e c’è bisogno di una ripartenza”.
‘Inattacabile’, seconda traccia di ‘Fragile, vol.2′, racconta del rapporto tra Maestro Pellegrini e la sorella Chiara: “il nostro -spiega- è stato sempre un rapporto un po’ infantile, dovuto alla separazione dei nostri genitori quando eravamo bambini: questo fatto ci ha legato molto. Quando poi mia sorella si è trasferita a Lisbona è stata per me una grande perdita”.
Anche in ‘Ci dovranno legare’ si racconta di una relazione ma “durata una sola estate. Immagino queste due persone che, a distanza di dieci anni, si incontrano e mi domando cosa potrebbe succedere tra loro. Forse -racconta- si ameranno di nuovo e dovranno legarsi per fermare questo loro rapporto”.
Completamente diversa la tematica dell’ultimo brano ‘Smettere’: “racconto di un certo periodo della mia vita in cui sono entrato in una crisi accademica molto profonda con il mio strumento, il fagotto. C’è stato un momento in cui mi mi sono allontanato dall’accademismo che mi ha sempre rappresentato. Mi ero domandato se tutto il tempo impiegato per studiare quello strumento non avesse tolto spazio per altre cose. E’ stato un momento passeggero -sottolinea- perchè poi, in realtà, non ho mai smesso di studiare e continuo a farlo anche adesso”.
“Io mi reputo fortunato -prosegue Maestro Pellegrini- perchè vivo di musica ormai da otto anni. Certo che il lockdown ha creato una enorme scossa per tutti, ha provocato livelli di stress e di ansia che non avevamo mai provato. La nostra società, per quanto continui ad alzare l’aspettativa di vita, credo che crei, in continuazione, nuove patologie come, appunto, l’ansia. Come tutti gli artisti anch’io sono molto sensibile a tutto ciò che mi circonda ed è per questo che durante la cosiddetta ‘quarantena’ non sono riuscito a scrivere nulla di nuovo. Solo alla fine dell’isolamento totale -sottolinea- sono riuscito a scrivere alcune tracce, senz’altro meno allegre del solito perché quanto è successo ha certamente condizionato la mia scrittura”.
Francesco Pellegrini può essere considerato come uno dei musicisti più influenti della musica pop/rock italiana. Polistrumentista, inizia la sua carriera con i pisani Criminal Jokers, insieme a Francesco Motta. Ha suonato con Nada come chitarrista, fagottista, voce e cori, ed ha registrato ed accompagnato dal vivo Andrea Appino (Zen Circus) per il suo secondo disco ‘Grande Raccordo Animale’. Ha inoltre inciso e collaborato con diversi altri artisti quali Enrico Gabrielli, Dardust, Bobo Rondelli, Motta, Il Pan del Diavolo.
Attualmente suona in pianta stabile con gli Zen Circus con i quali, dal 2016, ha partecipato a due edizioni del Primo Maggio a Roma e alla penultima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Big. Comincia a lavorare al suo primo disco solista nella primavera del 2018 in un momento importante di crescita personale.