‘The Stolen Cello’ l’abum di debutto del violoncellista albanese Redi Hasa
Si intitola ‘The Stolen Cello’ (Decca Records) l’album di debutto di Redi Hasa che racconta l’affascinante storia di un giovane coinvolto nel conflitto albanese nei primi anni ’90, fuggito in Italia per cominciare una nuova vita portando con sè il bene più prezioso: un violoncello rubato. Figlio minore di un insegnante di violoncello a Tirana (Albania) e coreografo dell’Accademia di Tirana, Redi Hasa ha imparato l’intero repertorio per violoncello all’età di 13 anni, suonando su uno strumento di proprietà dell’Accademia musicale. Nel 1989, alla caduta del muro di Berlino, l’Albania precipitò verso la guerra civile, sopraffatta dalla povertà e dai disordini finanziari.
All’età di 20 anni, Hasa si è iscritto al Conservatorio di Tirana ma le nuvole del conflitto hanno incominciato ad addensarsi. “Avevo paura di uscire di casa. Avevamo tutti paura”, dice, ricordando un periodo che avrebbe dovuto essere di spensieratezza giovanile. Il fratello maggiore di Hasa, 11 anni più anziano di lui e residente in Italia, lo ha incoraggiato a unirsi a lui per sfuggire all’escalation di violenza. Arrivato al porto di Bari, incapace di parlare la lingua locale, Hasa inizia il secondo atto della sua vita, avendo portato con sé l’unico oggetto che poteva essere di qualche d’aiuto: il violoncello dell’Accademia, non più in prestito, ma rubato.
Ora Redi Hasa pubblicata il suo primo album da solista, ‘The Stolen Cello’, dopo aver lavorato per molti anni come parte del gruppo di Ludovico Einaudi e suonando nell’ambizioso progetto ‘Seven Days Walking’ (2019). Redi si è esibito al fianco di Einaudi e del violinista Federico Mecozzi nei teatri e nelle platee più prestigiose di tutto il mondo. Ha anche collaborato con artisti del calibro di produttori e compositori riconosciuti a livello internazionale come Mercan Dade, Alva Noto, Akin Sevgör e lo stesso Ludovico Einaudi per una selezione di brani speciali per completare l’uscita dell’album. Nel suo nuovo album, Redi Hasa mette in luce la natura ‘vocale’ del violoncello, strumento che forse si avvicina più di tutti a quello della voce umana, con una storia profondamente personale di speranza e sopravvivenza.
Tracklist
1. Dajti Mountain
2. Cherry Flowers (Lule Qerchie)
3. Wave (Dallga)
4. Little Street Football Made of Socks (Topi Me Çorape)
5. Seasons Going By (Stinët Që Kalojnë)
6. 1990 Autumn Escape (Ikja e Vjeshtës 1990)
7. The Snow (Bora)
8. Shadows Drown on The Streets (Rrugët Që Prisnin Hijet)
9. The Silence of The Trail (Heshtja e Malit)
10. Time
11. Butterfly (Flutur)
12. The Prayer of the Moon (Lutja e Hënës)
Prossime date
15/09/2020 Bari – Bari In Jazz (with Rocco Nigro)
16/09/2020 Torino – Hiroshima Soundgarden (with Rocco Nigro)
26/09/2020 Corigliano d’Otranto (LE) Castello Volante (with Rocco Nigro)