Nella Giornata Mondiale del Rifugiato esce ‘Balkanika’ dei Guappecartò

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In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, esce ‘Balkanika’, il nuovo singolo del quintetto strumentale Guappecartò estratto dall’album di inediti ‘Sambol – Amore Migrante’. ‘Balkanika’ racconta, con il suo sound malinconico, il viaggio che Vladimir Sambol (musicista croato realmente esistito a cui è ispirato il disco) ha dovuto compiere per scappare da Fiume, devastata dalla guerra.

“Una propulsione che trasfigura l’esperienza del viaggio di Sambol, che diventa nostro -racconta l’esponente del gruppo O’Malamente– Sicuramente il brano che più s’allontana dalla scrittura di Vlado e anche rispetto all’universo sonoro dei Guappecarto’. Ne fui letteralmente rapito, ma non dalla particolare scelta ritmica, vivace dal carattere tipicamente balcanico -spiega- quanto da quello che forse si nascondeva nella sua melodia. Suonandola lentamente al piano -conclude- mi innamorai del colore delle sue note: addolorate e migranti, come un cuore caldo nel gelo della notte”.laurent dupuy,

Registrato alle ‘Officine Meccaniche’ di Milano e missato da Laurent Dupuy (vincitore di due Grammy Awards), l’album ‘Sambol – Amore Migrante’ è composto da 9 rivisitazioni delle opere di Vladimir Sambol, compositore degli anni ’30 nato a Fiume ed emigrato in Svezia dopo la Seconda Guerra Mondiale. La scrittura del musicista è stata in alcuni casi fedelmente rispettata, in altri invece è servita a sviluppare brani profondamente diversi dall’originale a favore di una ricerca sonora inedita e atipica per il quintetto.

Il disco, prodotto da Stefano Piro, che vede la partecipazione di Vincent Segal (violoncello), Daniele Sepe (sassofono), Marzouk Mejri (daf e tar), nasce dall’incontro con la figlia di Sambol, Mirjam Sambol Aicardi, che rimane impressionata dai live dei Guappecarto’, invitandoli a ripercorrere il repertorio del padre.

“Abbiamo riconosciuto subito nella richiesta di Mirjam un dolcissimo desiderio: far rivivere il padre attraverso le note da lui lasciate e da lei preziosamente custodite per tanti anni -affermano i componenti del gruppo- Questo disco è dedicato a quell’ ‘amore migrante’, che non teme barriere, viaggia, va al di là dello spazio e del tempo e si tramanda di padre in figlia. La storia di Mirjam e Vlado ci ha portato ad abbandonare le nostre zone di conforto, a trovarne altre adatte al confronto ed è stata la fonte di ispirazione per dare nuova forma al nostro suono”.

 Questa la tracklist dell’album: ‘Vlado’, ‘Tango (Invocazione)’, ‘Amore Migrante’, ‘Chance’, ‘Balkanika’, ‘Sorgen’, ‘Anonimus Fiumanus’, ‘Cvijetak’, ‘Vagabondo Pensiero’.

 

Photo credit: Sara Sgrò

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