Coronavirus, Giulia Molino pubblica ‘Camice bianco’ dedicato a medici, infermieri e volontari
A sorpresa Giulia Molino pubblica ‘Camice bianco’ disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download su iTunes. La finalista di Amici 19 propone un brano toccante, scritto durante questo periodo di quarantena e dedicato a tutti i medici, infermieri, OSS e volontari che trascorrono ogni giorno tra le mura di un ospedale.
“Finalmente ci siamo”, sottolinea la giovane cantautrice. “Ho pensato davvero tanto alla situazione critica che l’Italia e il mondo tutto stanno vivendo da qualche mese a questa parte. Spesso ci sentiamo soli, perché siamo chiusi in casa e non possiamo abbracciare i nostri cari. A volte, invece, ci sentiamo sfortunati, malinconici, come stessimo per crollare da un momento all’altro”.
“C’è chi trascorre le proprie giornate fra le mura di un ospedale -osserva- sperando di sopravvivere, di sentire, giorno dopo giorno, il proprio respiro riacquisire forza. Altri vorrebbero riabbracciare le persone che amano, mentre sono costrette dalle circostanze a salutarle tramite i vetri di una finestra o attraverso lo schermo di un cellulare”.
“E poi ci sono loro: medici, infermieri, volontari -sottolinea- che ogni santo giorno dedicano la propria esistenza al prossimo. In questo periodo storico ancor più complesso, regalano il proprio tempo a chi sta soffrendo in questi ospedali affollati. E sono ‘eroi’ che non chinano la testa dinnanzi agli innumerevoli ostacoli, che non si lasciano demoralizzare dalle troppe vittime, ma che, invece, non si fermano e continuano a lottare affinché quanta più gente possibile possa rientrare nelle proprie case e ripristinare la vita di sempre”.
“Ciononostante -prosegue- dimentichiamo che dietro quelle mascherine, dietro quegli sguardi, ci sono anzitutto delle ‘persone’. Persone che soffrono, come tutti noi, ma che lottano, senza sosta, senza risparmiarsi, donandosi completamente mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. Questo è un brano che ho scritto di getto, pensando a tutto ciò che ci accade intorno. Onore a voi, che per amore del vostro lavoro -conclude- non smettete di dedicarvi al servizio dell’umanità”.