‘Little Heaven’ è il nuovo singolo di Angelo Cicchetti che anticipa la pubblicazione del primo album dell’artista nella seconda metà di maggio. Questo disco è il frutto di una passione smisurata nei confronti della musica e quindi di ciò in cui ha sempre creduto fin dall’inizio del suo percorso artistico. Il titolo gli è stato suggerito dall’amico Maurizio Bernacchia che ha collaborato nella scrittura dei testi di 5 brani (in tutto nell’album sono 9).
“In maniera ironica -spiega Cicchetti riferendosi all’amico- mi mette in connessione con il personaggio mitologico di Icaro, che se da una parte incoscientemente osa a tal punto da bruciare le proprie ali e cadere giù, può rappresentare anche la figura del sognatore, curioso scopritore del mondo e di ciò che sta oltre, che non pone alcun limite davanti a sé; dunque un po’ mi rivedo in lui e lo saluto come un vecchio amico”.
Angelo Cicchetti ha iniziato a lavorare a questo progetto tre anni fa, esattamente quando ha cominciato a frequentare il CET (Centro Europeo Toscolano) di Mogol, posto in cui è nata l’amicizia e la collaborazione con Maurizio Bernacchia.
In questo disco ci sono le influenze musicali che l’artista ha assorbito nel corso degli anni, dal cantautorato italiano (De Andrè, Bertoli, Gaber, Battisti) a quello internazionale, soprattutto moderno (Jason Mraz, Ed Sheeran, Damien Rice). C’è un po’ di tutto, da brani molto leggeri e spensierati come ‘Un sole dentro di me’ a qualcosa di più malinconico come ‘Super bowl’ fino alla ballata romantica ‘Mare’. L’album, inoltre, contiene ‘Tutto se ne va’, con cui si è classificato al primo posto del Premio Poggio Bustone 2018.
“Ho cercato di inseguire quello che chiamerei un ‘american mood’ nel suono e nell’intenzione comunicativa, che girano intorno al mondo della canzone pop, strizzando l’occhio al country e al jazz. Per raggiungere questo obiettivo -sottolinea Cicchetti- mi sono avvalso di un bravissimo arrangiatore come Patrizio Baù. Sostanzialmente, il suono degli strumenti acustici e sintetizzati sono curati e suonati da lui, ad eccezione della chitarra acustica, suonata da me”.