Lucio Corsi, ‘Trieste’ (testo)
Scoprimmo che il vento cantava
Il giorno che passò in tv
Lasciando di stucco un camionista che si riposava
Per qualche ora in un bar
Da quel giorno per le strade di Trieste
Vive gente convinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Utile
Per tenere le nuvole in viaggio
Per chi è fermo e non trova il coraggio
Vento che spinge sia le barche che gli uomini
Se non riescono a muoversi
Se non riescono a muoversi
Scoprimmo che il vento cantava
La sera che passò in tv
Fischiando nei televisori di casa in casa
Ma senza muovere niente
Da quel giorno nei palazzi di Trieste
Vive gente convinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Che il vento no
Non era un freno ma una spinta
Utile
Per tenere le nuvole in viaggio
Per chi è fermo e non trova il coraggio
Vento che spinge sia le barche che gli uomini
Se non riescono a muoversi
Se non riescono a muoversi
Venne eliminato dallo show
E rispedito in piazza
Gli dissero che
Per rimanere in tv
Serve la faccia adatta
Ora lo trovi senza labbra e senza denti e senza lingua
Sul lungo mare a rovinare i silenzi
Da solo che fischia
Il vento no
Non era un freno ma una spinta
Il vento no
Non era un freno ma una spinta
Utile
Per tenere le nuvole in viaggio
Per chi è fermo e non trova il coraggio
Vento che spinge sia le barche che gli uomini
Se non riescono a muoversi
Se non riescono a muoversi