‘My Journey – Puccini’s Symphonic Works’ primo album del Maestro Beatrice Venezi
Esce venerdì 18 ottobre ‘My Journey – Puccini’s Symphonic Works‘, il primo album del Maestro Beatrice Venezi, realizzato con l’Orchestra della Toscana su etichetta Warner Music Italia. Beatrice Venezi, ventinove anni, di Lucca, è tra le poche donne al mondo a dirigere orchestre a livello internazionale: dall’Italia al Giappone, dalla Bielorussia al Portogallo, dal Libano al Canada fino all’Argentina si è distinta per la sua professionalità e la sua capacità di essere innovativa, paladina di femminilità e di italianità, tanto da essere inserita nel 2018 da Forbes nell’elenco dei 100 giovani Under 30 leader del futuro.
Il 7 novembre debutterà in America in un concerto con Andrea Bocelli a Miami al Seminole Hard Rock Hotel & Casino Hollywood dopo che aveva diretto l’Orchestra dello show ‘Andrea Bocelli – Ali di Libertà’ tenutosi a luglio al Teatro del Silenzio e andata in onda in prima serata su Rai Uno. Interprete di un vasto repertorio dalla musica barocca alla contemporanea, ha una predilezione per Giacomo Puccini, di cui condivide la città di nascita, ma ha eseguito anche prime assolute di compositori italiani contemporanei sia in veste di pianista che di direttore d’orchestra.
“Nell’opinione comune -sottolinea Venezi- il direttore d’orchestra è una figura ingessata e cristallizzata, un uomo con un atteggiamento autoritario e lo sguardo accigliato, e il mondo della musica classica tutto, in generale, appare piuttosto brizzolato. Ma la musica classica è ben altro: la sua bellezza deve tornare ad essere patrimonio di tutti, anche dei più giovani. Questo il mio messaggio e la motivazione che mi guida nel definire il mio ruolo ogni giorno. Voglio essere il punto di contatto tra l’orchestra e il pubblico, e tenere insieme tutte le loro energie. Voglio dimostrare la modernità della tradizione, combattere il pregiudizio dall’interno e dall’esterno. Voglio rifiutare ogni stereotipo, continuare a lavorare perché la musica classica sia sinonimo di libertà e bellezza, e non di noia e costrizione”.