“Hair è un musical tristemente attuale” spiega a IlMohicano il regista Simone Nardini, che porta in scena la versione del 1985, “la sola per la quale vengono concessi i diritti”. Le canzoni sono dunque “tutte cantate in inglese, fedeli alla partitura originale, mentre il libretto è recitato in italiano”. Tanti e giovanissimi i componenti del cast sul palco: “puntiamo proprio sui giovani talenti, non solo in scena – chiarisce Nardini – ma anche per quanto riguarda il team creativo, lo staff tecnico e l’orchestra, perchè stiamo puntando al 100% sui giovani talenti”. In particolare, in scena in tourneè saranno 37, compresa l’orchestra dal vivo; a Milano, in via del tutto eccezionale, 70, tra i quali tantissimi figuranti e comparse, per dar vita alla Tribe.
“La scrittura è interessante – aggiunge il regista – perchè non c’è una trama, c’è una drammaturgia molto esile, ma solo apparentemente. Se si scava nel sottotesto, si apre un vero e proprio mondo sulla realtà sociale e culturale dell’America di quegli anni e tristemente anche della società di oggi”. “Questo è un musical che parla di giovani, che hanno un’età da che va dai 16 ai 20 anni. Per questo non mi sembrava opportuno mettere in scena attori di 35/40 anni che interpretano ruoli di sedicenni o di ventenni, come fanno tante altre produzioni. Mi sembrava bellissimo avere un cast di giovani che potesse parlare ai giovani di tematiche attuali oggi come allora: la pace, l’ambiente, la guerra, la libertà in generale e non solo quella sessuale, perchè oggi le cose sono peggiorate. Si parla di razzismo e non nascondo che abbiamo avuto qualche problema a distribuire lo spettacolo perchè è comunque uno spettacolo che racconta di eguaglianze, di diritti, di gente di colore”.
“Abbiamo cercato di conservare quel gusto del rock americano attraverso una giovanissima band diretta da una giovanissima direttrice d’orchestra, mantenendo il testo originale e le musiche non riarrangiate. Abbiamo riadattato solo i costumi perchè gli hippie detestavano le mode si vestivano con abiti usati, fibre naturali, e si si rifacevano ai disegni e alla stilistica di culture molto legate al passato, etniche. Per assurdo quella hippie è diventata una moda. Passeggiando per Milano oggi vedo che qualsiasi marchio ha la sua linea hippie. Ecco allora che abbiamo selezionato abiti di brand che hanno ripreso lo stile riproducendolo con il gusto di oggi”. Se dunque tutto e’ fedele al testo originale, “solo a livello estetico abbiamo fatto questa operazione”. A proposito, il dress code suggerito è… hippie!
Una Produzione MTS ENTERTAINMENT in collaborazione con la Compagnia della Rancia
HAIR The Tribal Love-Rock Musical
Libretto e liriche di James Rado e Gerome Ragni
Musiche di Galt MacDermot
Regia Simone Nardini
Presentato in accordo con TAMS-WITMARK www.tamswitmark.com
CAST ARTISTICO
Claude: Stefano Limerutti
Berger: Gennaro Pelliccia
Sheila: Vittoria Brescia
Hud: David Marzi
Woof: Edoardo Franchetto
Ronnie: Alice Tombola
Jeanie: Sara Di Fazio
Margaret Mead: Matteo Minerva
Crissy: Elga Martino
Walter: Paolo Broscritto
Tribe: Claudia Barelli, Matteo Cernuta, Valeria Citi, Luna Colavolpe, Valeria Della Valle, Mattia Epifani, Giulia Ferraro, Matteo Francia, Francesca Galeazzi, Fabio Lorenzatti, Mitsio Paladino Florio, Monica Patino, Giampaolo Picucci, Gabriele Pierani, Silvia Pieroni, Cristiana Pigazzi, Dario Scaturro, Sara Sironi, Claudia Urselli, Marco Valentino, Silvia Vena
TEAM CREATIVO
Regia, Scena e Costumi: Simone Nardini
Musical Supervisor: Stephen Alexander Lloyd
Direzione Musicale: Eleonora Beddini
Direzione Canora: Pasquale Girone Malafronte
Supervisione alla Direzione Canora: Eleonora Mosca
Coreografie: Valentina Bordi
Disegno Luci: Valerio Tiberi
Acting Coach: Michele Savoia Paarrucche Mario Audello
Traduzione del libretto di Sandro Avanzo e Simone Nardini
DATE TOURNÉE
Dal 3 al 6 ottobre Milano, Teatro della Luna
18 e 19 ottobre Lugano Teatro Lac
22 ottobre Bolzano, Teatro Comunale
16 e 17 novembre Bari, Teatro Team
18 novembre Taranto, Teatro Fusco
29 e 30 novembre Torino, Teatro Alfieri